La fornitura periodica o continuativa o somministrazione è il contratto disciplinato dagli artt. 1559 - 1569 c.c. ed è definito come «il contratto con il quale una parte si obbliga ad eseguire a favore dell'altra prestazioni periodiche o continuative di cose».

I requisiti essenziali del contratto sono i seguenti:

• l'identificazione della prestazione (ad esempio, come accade consuetamente, la vendita di merci destinate all'uso diretto da parte dell'acquirente o alla rivendita);

• la periodicità o continuatività delle prestazioni.

Il contratto di somministrazione è disciplinato, oltre che dalle regole ad esso dedicate nel codice civile, anche dalle norme previste dettate per altri contratti tipici (tipicamente la vendita) a seconda della natura e delle caratteristiche della prestazione.  

Nella prassi del commercio, il contratto di somministrazione è diffusamente utilizzato dalle imprese che vogliano assicurarsi la regolare disponibilità di beni destinati all'uso diretto o rivendita così da mantenere aggiornata la propria linea di produzione (ad esempio, i componenti per la produzione di macchinari) o il proprio assortimento (ad esempio, i generi alimentari di una catena di ristorazione).

• Quantitativo compreso tra un minimo ed un massimo oppure in misura fissa;

• Modifiche al prezzo dei beni;

• Spese per l'attivazione della fornitura;

• Modalità e termini di pagamento;

• Luogo di consegna e spese di trasporto;

• Clausola di esclusiva;

• Clausola di preferenza;

• Penale per il ritardo nella consegna;

• Durata;

• Foro competente.