La concessione di vendita è un contratto c.d. atipico, orfano di una disciplina legale.

Una ricostruzione della concessione di vendita è stata fornita dalla Corte di Giustizia Europea, che lo definisce come «[...] un accordo quadro avente ad oggetto un obbligo di fornitura e di approvvigionamento per il futuro tra due operatori economici, che contiene clausole contrattuali specifiche relative alla distribuzione de parte del concessionario della merce venduta dal concedente» (Corte di Giustizia Europea, 19 dicembre 2013, causa C-9/12).

Il contratto di concessione di vendita appartiene alla categoria dei contratti di distribuzione e persegue lo scopo di consentire al produttore di avvalersi della struttura promozionale e di vendita di altri imprenditori per una distribuzione più efficace e capillare dei propri prodotti, con ciò riducendo sensibilmente alcuni oneri e rischi della commercializzazione senza che egli perda di vista le modalità di attuazione della commercializzazione stessa e le condizioni del mercato in cui vengono inseriti i prodotti. 

• Facoltà di restrizione dell'ambito di attività ad un canale di commercializzazione all'interno di una zona;

• Previsione di un'esclusiva bilaterale o unilaterale a carico di una sola delle parti;

• Possibilità di indicare clienti riservati in un allegato ad hoc;

• Facoltà di previsione di una durata determinata o indeterminata;

• Possibilità di previsione di una quantità minima di acquisto da parte del Concessionario;

• Scelta di termini e condizioni di acquisto;

• Possibilità di modificare la garanzia di conformità dei prodotti;  

• Deroga del foro competente.